SaldaPress pubblica un omnibus estremamente stiloso. La premiata ditta Brubaker ed Epting tornano assieme per raccontare una spy story dal tono marcatamente vintage e dall’alto tasso adrenalinico.
Di Ed Brubaker non si può parlare che bene (lo faccio, ad esempio, qui). La sua capacità di lavorare con le tinte noir è inavvicinabile. Ancora oggi, se un personaggio come capitan America è riuscito ad evolversi e spingendosi al di là della sua canonica bidimensionalità lo si deve proprio alla sua capacità che, guarda caso, andava di pari passo con le matite di Stebe Epting. Epting è dotato di un tratto classico ma estremamente maturo.
Il loro sodalizio dura anni, ma mai come in questo omnibus, si riesce a percepirne il fortissimo divertimento.
Velvet è la tipica segretaria di un’agenzia di spionaggio, se avete visto almeno un paio di film dedicati a James Bond il nome Moneypenny risuona tantissimo. Solo che in questo caso, è proprio l’agente più blasonato a passare per le armi. E toccherà a Velvet Templeton, finitaci in mezzo, doversi scagionare e poi cercare di scoprire un mistero che, pagina dopo pagina, si infittisce fino ad intrecciarsi, come un nodo scorsoio, con la Storia.
Agli americani piacciono le teorie del complotto, e Brubaker sa perfettamente cosa dargli.
La bellezza di Velvet è data proprio dalla sua capacità di insinuarsi in un continuum narrativo canonico, ma allo stesso tempo rivitalizzato in chiave moderna. Molto di queste quattrocentododici pagine rimanda al lavoro di Ian Fleming, ma la gestione di un personaggio femminile contribuisce a rendere trama ed intreccio molto più frizzanti. c’è una parte di Velvet convinta del suo ripiego come segretaria. Ma il suo vero essere brama a tornare sul campo d’azione.
Brubaker gestisce con maestria l’utilizzo dell’Io narrante. E a dirvela tutta è una tecnica legata ai grandi narratori hard boiled, Frank Miller su tutti (non a caso entrambi hanno fatto un giro sulle pagine di Daredevil). La capacità di Ed però è quella di mantenere tutto saldamente in controllo. Ogni dettaglio è incasellato al momento giusto, ogni riferimento non è affatto casuale. Tutto andrà al suo posto nel momento esatto in cui lui vorrà.
Steve Epting è un illustratore senza pari. Il suo è uno stile estremamente classico. Le pose plastiche e la scelta dell’inquadratura rivela uno studio approfondito del momento narrativo. La sua carenza di dinamicità viene controbilanciata dalla gestione di immagini prive di qualsiasi forma di sbavatura.
Velvet è un perfetto ambizioso, una incredibile caccia all’uomo che si dipana per quindici episodi senza lesinare colpi di scena e creando un personaggio femminile, maturo e oltremodo sfaccettato.
Il connubio tra i due è più che testato. La loro capacità di lavorare assieme permette alla narrazione di funzionare su due canali in perfetta simbiosi.
L’edizione in cartonato targata SaldaPress è un piccolo gioiellino curato in ogni dettaglio e con una grafica strepitosa ed accativante.
Con il suo ritmo serrato, ed il suo registro classicheggiante, Velvet rappresenta la perfetta lettura da ombrellone estivo. Incapace di deludere sotto qualsiasi aspetto.
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