
Il nuovo numero del nostro esorcista preferito rimescola le carte in tavola aprendo la strada ad una nuova sottotrama, di lunga gittata. Il Ritorno a Casa, per Samuel Stern, potrebbe essere più brusco del previsto.
L’idea alla base di Samuel Stern nasce nella mente dei suoi creatori come risposta alla necessità di un eroe moderno, capace di affrontare le paure e i dilemmi dell’umanità con coraggio e intelligenza. Pubblicato da Bugs Comics, il primo numero della serie esce nelle edicole italiane nel novembre 2019, riscuotendo subito un grande successo tra gli appassionati del genere horror e del fumetto italiano.

Sono passati sei anni da allora, ed un cambio di formato, ma ancora adesso Samuel riflette le nevrosi dell’uomo moderno, la necessità ad un certo punto, semplicemente di non volere guai senza pretendere di lasciare alcun segno. Ma di essere libero da ogni vincolo.
È così che troviamo Samuel, intento a rimettere in piedi il Derryleng quando una vecchia conoscenza ricompare (Connor Adams dal numero 42) . Malgrado Samuel l’abbia curato, in realtà c’è uno spazio dentro la sua anima che può ancora ospitare un demone.

Samuel possiede una caratteristica distintiva che lo rende un moderno maudit : la sua incapacità di ritrarsi davanti ai problemi e venire meno al senso del dovere. Eroe rinunciatario, beato e battuto : praticamente un beatnik esoterico. E non c’è da meravigliarsi che viva in una libreria.
Così a dispetto delle preoccupazioni degli amici che lo hanno visto finire in pezzi e non riuscire più a rialzarsi mille volte, Samuel entra in connessione con questo nuove demone. Per scoprire qualcosa che, chi ha letto i numeri precedenti (ve ne parlo qui), l’Informe è scappato da Legione e si nasconde dentro Cranna.
Il confronto tra l’Informe e Cranna è, prima di ogni altra cosa spiazzante. Fate attenzione agli spoiler che stanno per arrivare.
Questo demone, avendo sondato le profondità dell’anima tormentata di Samuel, decide di attaccarlo non attraverso la forza bruta, ma bensì cercando di manipolare i suoi traumi più profondi.
L’Informe crea una realtà alternativa nella mente di Samuel, una dimensione dove il trauma della morte della moglie viene rimosso. In questa falsa realtà, non solo la moglie di Samuel è sopravvissuta, ma anche tutte le persone che Samuel ha aiutato nel corso degli anni non sono mai state possedute dai demoni. Questo mondo illusorio è un paradiso inquietante, un posto in cui le sofferenze che hanno plasmato Samuel come esorcista e come persona non esistono.

In questa dimensione creata dall’Informe, Samuel sperimenta una serenità mai conosciuta, un senso di pace che lo tenta a rimanere e a rinunciare ai suoi doveri nel mondo reale.
Ed il cortocircuito tra la pace interiore ed il senso del dovere manda Samuel in blocco lasciano l’informe libero di andare.
Ancora una volta le sessantaquattro pagine lasciano con il fiato sospeso e la sensazione di non detto. nel complesso Scali e Rosati creano un albo claustrofobico dove le gabbie della mente e delle proprie convinzioni creano un labirinto che sembra lasciare davvero poco spazio a quella tanto agognata libertà.

Un aspetto che secondo me andrebbe indagato in maniera più approfondita è la relazione tra Samuel e la figlia. Dopo l’Apocalisse si è ritornati in una omeostasi in cui Samuel non vuole avvicinarsi alla bimba per paura di rovinargli la vita.
E questa potrebbe essere la strada da battere per eviscerare nuovi traumi nella mente del nostro Samuel.
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