Il fumetto western, nell’accezione di fumetto di genere, vive un’imperitura primavera che non sembra conoscere giornate nuvolose. E meno male, direi. Ché la cultura pop è quella che ci farcisce l’esistenza.
I miti della frontiera a distanza di più di due secoli riescono ancora ad esercitare un certo fascino anche su noi che la frontiera l’abbiamo immaginato solo attraverso il cinema e il fumetto. Sono molteplici le accezioni che hanno condizionato questo immaginario ma nel caso specifico ci troviamo di fronte ad uno scenario di ambientazione western, la guerra civile, per una storia che ha fortissime tematiche horror. Di chiara matrice lovercraftiana perlopiù.
Le due lune che danno il titolo a questo nuovo titolo Image, portato in Italia da SaldaPress, altro non sono se non il nome indiano del protagonista. Cresciuto nella sua tribù fino alla scomparsa dei genitori, Due Lune viene adottato da una famiglia di coloni che, oltre a ribattezzarlo Virgil, lo allontanano dalle tradizioni del suo popolo.
Arcudi fa un buon lavoro nel raccontare il graduale passaggio dell’uomo civilizzato attraverso un sentiero di purificazione e ritorno alle origini. Nel culmine di quella grande odissea che è la guerra civile, Vigili è un uomo attento, posato, persino più equilibrato (ma è facile!) di quelli che lo chiamano selvaggio. Solo che arrivato in un in villaggio per fare rifornimenti trova il corpo del nonno tra quello dei soldati. Prima di rendersene conto il suo spirito entra in contatto con quello degli antichi ed un attimo prima che si varchi la soglia e Due Lune faccia ritorno.
L’aspetto più delirante della questione, è che Due Lune parla con i morti ed i morti gli rispondono. Quando, sulla riva di un fiume, vede emergere una creatura, più probabilmente un demone, dal corpo di quello che era stato un suo sergente, non ci pensa due volte a sparare. E là iniziano i suoi guai. Proprio perché a vedere il demone, c’è soltanto lui.
La situazione prenderà una brutta sterzata e, con un sentito omaggio a Un Dollaro d’Onore, questo primo arco narrativo si spinge ad approfondire la natura e lo scopo di queste creature mentre Due Lune prende una consistenza sempre più sciamanica.
L’equilibrio, complesso da gestire è quello tra le due nature dell’uomo, razionale e romantica, costringendolo a scelte a volte difficili a volte dannatamente facili. In questo bisogna anche ricordare le matite di Valerio Giangiordano che, giocate su tinte scure e neri pesantissimi ed ossessivi, si occupano di esaminare alla perfezione il modo in cui l’anima si ammacca.
La colorazione, a tinte forti, nette, permette di approfondire il tratto contribuendo ad un grado di realismo e maturità che ne delinea personalità ed essenza. Sebbene a volte statica, l’azione segue il ritmo voluto da Arcudi che si cimenta in una narrativa pulp che non risparmia proprio nessuno.
Da questo punto di vista bisognerebbe davvero essere capaci di approfondire quella colossale miniera che è il genere western ed incrociarla con un orrore viscerale che sempre più fa capolino nelle pubblicazioni di genere.
L’edizione SaldaPress, davvero ben curata, si presenta in un brossurato che raccoglie il primo arco narrativo e che lascia ben sperare per il proseguo delle avventure dell’indomito Due Lune.