Le fiere sono la possibilità di stare nella propria tribù, incontrarsi, scambiare idee. Sentire che cosa che cose succede di nuovo. Qualcosa che negli ultimi mesi si è potuto fare soltanto in remoto, e che, proprio partendo da questo presupposto ha portato all’organizzazione del Comithon. I gestori di tre pagine online a tema fumetto, MegaNerd, Octonet e The Flywas Show, che è la mia, si ritrovano ogni settimana per uno show live, dedicato al mondo delle nuvole parlanti. E quasi per gioco è nata l’idea di tenere una ventiquattro ore con un duplice scopo : parlare di fumetti con chi i fumetti li scrive, li disegna o, magari, li edita. E farlo per una buona causa.
La buona causa è raccogliere fondi per la Protezione Civile e l’Ospedale Spallanzani, perché in questi tempi folli ci hanno mostrato il vero significato della parola eroi. Raggruppare personalità del mondo del fumetto è stata un’impresa, non tanto per ricevere adesioni, ma per trovare il modo di inserire tutti quelli che dicevano ‘ci sto!’ in un palinsesto che diventava sempre più denso di appuntamenti. Perché il mondo del fumetto ha risposto a gran voce, e poche ore prima della partenza, esponenti di (quasi) tutte le più grandi cadi editrici italiane ci avevano confermato la loro disponibilità. Anche in fasce orario che non avremmo mai potuto sospettare.
Proviamo ad elencarli tutti : Gianluca Morozzi, Marco Rincione e Alessandra Melarosa, il Tiro del Cane, Gianmarco Fumasoli e la Bugs Comics, Barbara Baraldi, Roberto Recchioni, Francesco Mobili, Davide Aurilia, Fumettibrutti, Bigio Cecchi, Stefano Tamiazzo, Felinia, Lorenzo de Felici, Giuseppe Concedo, Giuseppe Camuncoli Emanuele di Giorgi, Davide Barzi, le Moleste, Laura Spianelli, Elena Casagrande, Claudia Bovini, gli Scarabocchi di Maicol e Mirko, Matteo Casali, Cristiana Alicata e Filippo Paris, Tony Sandoval, Flavia Biondi, Alberto Ponticelli, Mattia de Iulis, Maurizio la Cavalla, Joike, Lorenzo Coltellacci e Niccolò Castro Cedeno, Michele Masiero, Maurizio Rosenzweig, Giacomo Bevilacqua, Simona Binni, Simple e Madama e Sergio Algozzini.
Ecco fatto. Solo a metterli tutti assieme fa impressione : senza renderci conto abbiamo organizzato una kermesse senza poterci incontrare. Proprio in COme VIte Distanti dell’ARF, abbiamo trovato il modo di far parlare il mondo del fumetto di questi quattrodici mesi, cercando di capire dove sta andando e quali cambiamenti, personali e di mercato ha dovuto affrontare.
Partiamo da oltreoceano, dalle nuove leve di Marvel e Dc. Non credo si possa parlare di nuove ondate poiché i talenti italiani ormai spopolano nella Casa delle Idee e nella Distinta Concorrenza. ‘perché abbiamo capacità e siamo affidabili‘ mi dice Elena Casagrande. Mentre Francesco Mobili mi racconta del suo primo Comicon a New York, da turista, e di come sia importante che vengano aggiunte delle artist alleys alle fiere locali. Mattia De Iulis mi colpisce per la sua umiltà. E’ nello stardom Marvel e si dispiace di aver poco tempo per disegnare a matita, se non quando qualche amico a cena gli fa delle richieste! E penso a che tempi matti viviamo, in cui si può parlare con il Bullpen come se ci si conoscesse da tutta la vita.
E a proposito di fiere, Enrico Scarpello, curatore dell’area comics di Etna Comics mi parla con amarezza di come potrebbe essere la nuova edizione. Se e quando ci sarà. Organizzano la fiera più importante del sud Italia, e di nuovo quest’anno, non hanno la minima idea se per l’emergenza Covid sarà possibile fare qualcosa.
Gli editori raccontano un cambiamento costante. Da Emanuele de Giorgi di Tunuè che ha deciso di spingere verso il pubblico di internet per creare un tam tam emotivo per i suoi libri sempre più curatissimi. A Claudia Bovini che con un po’ di rammarico racconta di come quest’anno gli Star Days, il tour promozionale che normalmente si organizza nella loro sede, quest’anno sarà esclusivamente digitale. Hanno un restyling da introdurre ed un nuovo marchio, Astra Comics, per cui per loro l’anno si presenta da subito interessante. Più ampio il discorso con Michele Masiero, editor in chief di via Buonarroti. Ci racconta di una Bonelli in espansione. I titoli Audace sempre più destinati al mercato librario e tanta preparazione per l’universo cinematografico ed i crossover con la DC comics. Chiedo se hanno pensato ad una strategia per il digitale, perché con un catalogo storico come il loro sarebbe davvero un ottimo passo. Mi risponde misteriosamente di si, ma secondo lo stile ed i tempi Bonelli. Resto in attesa.
E’ sorprendente parlare con Jole Signorelli, in arte Fumettibrutti. E’ davvero un fiume in piena, racconta la sua esperienza e soprattutto trasmette l’urgenza in tutto quello che dice. Si augura che un giorno le sue cose saranno passate di moda, che non ci sarà più bisogno di sottolineare certi percorsi. Gli scarabocchi di Maicol e Mirko racconta il suo passato con i Superamici, la necessità creativa di partire da un terreno comune, quello dei supereroi per esempio, ma di spingersi oltre, trovando il proprio talento ed il proprio modo di comunicare. Che i suoi ‘scarabocchi’ possano diventare meme su Facebook poi, lui è solo contento, significa che la sua necessità di comunicazione può raggiungere anche punti lontanissimi tra loro.
Potrei andare avanti per ore con aneddoti e sensazioni, ma quello che maggiormente mi resta è un senso fortissimo di divertimento e comunità. E’ una sensazione calda, piacevole. quella di essere riusciti a portare a casa di tutti il mondo del fumetto.