In un panorama fumettistico italiano dominato da eroi western e avventure seriali, l’arrivo di Immaginario di Horacio Altuna segna un evento rivoluzionario. Pubblicato il 31 ottobre 2025 come primo volume della nuova collana dedicata alle historietas – la raffinata scuola spagnola del fumetto – questa raccolta di racconti brevi, nata dalla collaborazione tra Sergio Bonelli Editore e Nona Arte, porta in Italia per la prima volta l’intera serie Ficcionario. Apparsa originariamente nel 1983-1984 sulla rivista spagnola 1984 (erede spirituale di Totem e El Víbora), l’opera di Altuna cattura un futuro prossimo che, a distanza di oltre quarant’anni, appare profeticamente attuale, senza scadere in eccessi fantascientifici. Se state cercando un fumetto cyberpunk mediterraneo che mescoli satira sociale, erotismo mercenario e critica al totalitarismo, questa edizione restaurata è imperdibile. Con il suo tratto impeccabile e la visione distopica, Immaginario si inserisce tra i classici del genere, al fianco di Hard Boiled di Frank Miller o Transmetropolitan di Warren Ellis, ma con un sapore latino unico.
La Collana Historietas: Un Ponte tra Bonelli, Nona Arte e la Tradizione Spagnola

La partnership tra Sergio Bonelli Editore e Nona Arte non è solo un’operazione editoriale, ma un vero atto di amore verso il fumetto internazionale. Nona Arte, casa editrice milanese specializzata in classici della bande dessinée e delle historietas sudamericane ed europee – basti pensare alle edizioni di Torpedo di Jordi Bernet o El Mercenario di Vicente Segrelles – unisce forze con la storica casa milanese per lanciare una collana che esplora il meglio della scuola spagnola post-franchista. Dopo Immaginario, sono annunciati volumi su Alfonso Font (Clarke & Kubrick, Taxi) e Hermann (Jeremiah, Le torri di Bois-Maury), promettendo un ciclo di pubblicazioni che arricchirà il catalogo Bonelli con autori visionari come Altuna, noto in Italia per le sue tavole su Tex Willer (numeri 451-453, storia La valle della luna, 1998) e per la serie erotica Charlie Moon su Lanciostory.
Questa iniziativa, presentata in anteprima a Lucca Comics & Games 2025 – dove l’autore argentino è stato ospite d’onore con una mostra dedicata alle sue tavole originali – rappresenta un’opportunità unica per i lettori italiani di immergersi in un genere che fonde realismo magico, critica politica e sperimentazione grafica. Il volume, in formato 21,5×28 cm con copertina cartonata e 80 pagine a colori e b/n, è un oggetto curato nei dettagli: la versione restaurata dalle tavole originali (conservate presso l’archivio personale di Altuna a Sitges, Spagna) garantisce una fedeltà assoluta all’intento artistico. Ma è l’apparato redazionale a elevare l’edizione a livello superiore: un’introduzione di Luca Raffaelli, note a margine di Pier Luigi Gaspa, un saggio di Ignacio Font su 1984 e un focus sulla carriera di Altuna – dal suo esordio in Argentina con Héctor Germán Oesterheld (Ernie Pike, 1963) fino alle collaborazioni con Playboy spagnolo – permettono di inquadrare l’opera nel suo contesto storico. Complimenti a Bonelli e Nona Arte per aver reso accessibile un pezzo di storia del fumetto, rendendo Immaginario non solo una lettura, ma un saggio sul medium.

Beto Benedetti: L’Emigrato in un Mondo di Controllo, Burocrazia e Ironia Tagliente
Al centro di Immaginario c’è Beto Benedetti, un immigrato dal Sud (chiaro riferimento all’Argentina post-dittatura) che naviga le strade di una metropoli opprimente, intrisa di corruzione, criminalità e segregazione razziale. Questa città, con i suoi grattacieli labirintici, schermi pubblicitari onnipresenti e quartieri ghettoizzati, evoca i tratti classici del cyberpunk, ma senza l’abbondanza di neon e protesi cibernetiche: è un futuro prossimo, credibile e spietato, dove lo Stato autoritario impone divieti ridicoli in nome di una “libertà dallo schiavo”. Immaginate norme che vietano il contatto fisico non autorizzato, la privacy domestica o persino il consumo di alcol “per il bene comune” – richiami evidenti alla Spagna franchista e all’Argentina dei generali.

Altuna, con la sua penna arguta, trasforma queste distopie in92 racconti autoconclusivi che scivolano dall’ironia al sarcasmo, offrendo una critica sociale tagliente mai didascalica. L’arguzia di Beto è il cuore pulsante delle storie: un antieroe raffinato, che osserva il degrado con un umorismo nero che strappa sorrisi amari. In “La legge del silenzio”, Beto si scontra con un sistema burocratico che trasforma la vita quotidiana in un incubo kafkiano; in “Il piacere programmato”, esplora le periferie dove il crimine è l’unica via di sopravvivenza; in “L’amore a ore”, denuncia la mercificazione del corpo con una freddura che farebbe invidia a Woody Allen. Eppure, Altuna non delude mai: ogni vignetta è un pugno allo stomaco, un invito a riflettere su come il nostro presente – con le sue sorveglianze digitali, i passaporti sanitari e le disuguaglianze – stia già replicando questo scenario. È impressionante come, nel 1984, l’autore abbia previsto un mondo dove la tecnologia amplifica il controllo, rendendo Immaginario un testo profetico per i lettori del 2025, paragonabile a 1984 di Orwell o Il mondo nuovo di Huxley, ma in formato fumetto.
Sesso, Città e Tavole da Maestro: L’Erotismo come Specchio della Società Alienata
Uno degli aspetti più intriganti di Immaginario è il trattamento del sesso, ridotto a merce di consumo in una società alienata. Le tavole che ritraggono la metropoli pullulano di un erotismo mercenario: prostitute high-tech con impianti LED, annunci luminosi che promettono “piacere garantito”, incontri fugaci nei vicoli bui. Altuna evita la pornografia volgare – a differenza di certi numeri di El Víbora – trasformando queste scene in metafore del vuoto relazionale: il corpo come ultima frontiera di contatto in un’era di isolamento. Colpisce, poi, la visione delle coppie moderne: marchingegni elaborati per il piacere condiviso (vibratori sincronizzati via radio, caschi VR per orgasmi collettivi), che evocano non solo i sex toys contemporanei di Lovense o We-Vibe, ma persino i tutorial virali su TikTok, dove l’intimità si riduce a performance algoritmica. In “Orgasmotron”, una coppia usa un dispositivo che registra i picchi di piacere per venderli come NFT – una profezia che oggi fa rabbrividire.
Le tavole di Altuna sono un tripudio di maestria grafica. Nella sezione in bianco e nero (i primi 6 racconti), il tratto controllato cattura ombre e texture con una precisione chirurgica, degna di Will Eisner o Alex Toth; nei colori (gli ultimi, originariamente su 1984 a colori), i toni acidi e le ombre viola esaltano l’atmosfera opprimente della città. Ogni pannello è stracolmo di dettagli: manifesti strappati con slogan come “La libertà è obbedienza”, volti persi nella folla, riferimenti culturali che rimandano alla Spagna franchista (“No pasarán” rivisitato), all’Argentina dei desaparecidos e persino al consumismo reaganiano. È un fumetto che premia la rilettura, dove il design urbano diventa personaggio a sé, un labirinto di desideri repressi e ribellioni silenziose – un po’ come la Los Angeles di Blade Runner, ma più umana, più sudata.
Perché Leggere Immaginario Oggi: Un Futuro che Bussa alla Porta (e Ci Ha Già Superato)

In conclusione, Immaginario di Horacio Altuna non è solo il debutto trionfale della collana historietas di Bonelli e Nona Arte, ma un monito letterario camuffato da fumetto. In un 2025 segnato da crisi migratorie, sorveglianza di massa (pensate ai sistemi di riconoscimento facciale cinesi), mercificazione del corpo (OnlyFans, sex work digitale) e burocrazie sanitarie, le storie di Beto Benedetti suonano come un’eco del nostro quotidiano. Con il suo mix di satira raffinata, grafica impeccabile e apparato critico illuminante, questo volume merita un posto in ogni libreria di appassionati di fumetto cyberpunk italiano e internazionale. Se amate Blade Runner, Transmetropolitan, Akira o le distopie di Philip K. Dick, immergetevi in queste historietas: vi lasceranno con un sorriso ironico e un brivido di riconoscimento.
Voto: 9.5/10. Disponibile in fumetteria, sul sito ufficiale Sergio Bonelli Editore e Nona Arte – non perdetevelo. Prossimo volume: Clarke & Kubrick di Alfonso Font, primavera 2026.
